È il momento di fornire qualche importante informazione per utilizzare il Tribulus Terrestris in completa sicurezza.
Dosaggio
Ogni integratore sul mercato che contiene Tribulus Terrestris ha una diversa concentrazione di principio attivo (le saponine). Per questo, non esiste un dosaggio “ottimale”. L’unica precisazione da fare a questo proposito è che l’azione del Tribulus Terrestris è molto più efficace se non viene consumate per periodi consecutivi troppo lunghi. Per essere più chiari, è meglio interrompere il trattamento ogni due settimane, facendone una di pausa prima di ricominciare.
Effetti collaterali
Il Tribulus Terrestris è un prodotto assolutamente sicuro per la salute dell’uomo e, proprio per questo, è da considerare un’alternativa sana a tanti altri integratori che contengono ingredienti artificiali che stimolano la produzione di testosterone. Naturalmente, è molto importante rispettare le istruzioni riportate sulla confezione (tutte le sostanze, se utilizzate in quantità eccessive, possono creare dei problemi).
Al momento, non sono stati riportati casi di effetti collaterali frequenti provocati dal Tribulus Terrestris. Alcune persone (molto poche) hanno dichiarato di aver avuto qualche fastidio di stomaco (nausea, vomito) dopo l’assunzione dell’integratore. È possibile che si sia trattato solo di un’intolleranza alla pianta. È stato riportato che un giovane culturista americano è stato colpito da ginecomastia (ossia la crescita del seno in un uomo), dopo aver consumato il Tribulus. Ad oggi, comunque, è stato un caso isolato.
Controindicazioni
Ci sono delle categorie di persone a cui è sconsigliabile l’utilizzo del Tribulus Terrestris.
-
Donne incinte o in fase di allattamento
La gravidanza e il periodo immediatamente successivo sono fasi molto delicate della vita di una donna, che è soggetta a delle vere e proprie tempeste ormonali. Proprio per l’effetto che il Tribulus Terrestris ha sugli estrogeni, è preferibile evitare di assumerlo.
-
Soggetti sottoposti a terapie ormonali
Ci sono alcune patologie durante le quali viene prescritta una terapia a base di ormoni (come ad esempio il cancro alla mammella o quello alla prostata). Le persone che ne soffrono, non dovrebbero consumare Tribulus Terrestris, per evitare che interagisca negativamente con i farmaci già assunti.
-
Soggetti in cura con il litio
Il Tribulus Terrestris può modificare l’assorbimento del litio da parte dell’organismo. Per questo motivo, i soggetti che assumono questo farmaco dovrebbero evitare gli integratori contenenti questa pianta.
-
Soggetti diabetici
Il Tribulus Terrestris riduce i livelli di glucosio nel sangue (per la sua capacità di aumentare i livelli di energia). Per questo, i soggetti diabetici che seguono una terapia farmacologica, non dovrebbero assumerlo, per evitare che la glicemia possa scendere a livelli troppo bassi.
-
Soggetti che stanno per subire un intervento chirurgico
È meglio interrompere il trattamento a basa di Tribulus Terrestris almeno due settimane prima della data dell’operazione, per evitare che l’integratore possa interferire con le analisi del sangue prima, durante e dopo l’intervento.
-
Soggetti allergici
La probabilità di una reazione anafilattica, in seguito all’uso di Tribulus Terrestris è piuttosto remota. Tuttavia, i soggetti che soffrono di diversi tipi di allergie possono fare un test immunologico per evitare rischi.
Chi soffre di altre patologie, dovrebbe comunque consultare il proprio medico curante, prima di cominciare ad assumere integratori contenenti Tribulus Terrestris.